Per la Milano Design Week 2022 abbiamo letto gli elementi della stanza da bagno in scala architettonica, secondo quella cultura del progetto che ci appassiona più di tutto. Ed è una lettura che lavora su diversi piani e gradi emozionali.
Le vasche e i lavabi Face à face di Jean Nouvel Design, costruiti con lastre di pietra bidimensionali che sembrano sfiorarsi, emanano il carisma del rigore geometrico e si pongono nello spazio come monumenti di uno scenario urbano. La nuova serie di vasca e lavabi architettonici segna l'esordio della collaborazione fra Agape e l'architetto francese. Nella costruzione della vasca i piani appaiono semplicemente accostati fra loro, grazie a un ingegnoso sistema di giunzioni invisibili. L'effetto è imponente e leggero, essenziale e materico. Superfici che si sfiorano e, con una progettazione estremamente attenta all'inclinazione dei piani che diventano schienale, trasformano la vasca in nido confortevole dove sedersi, sdraiarsi, leggere, rilassarsi. La poetica della bidimensionalità prosegue nei lavabi, declinati nella versione da appoggio, da parete e freestanding. Tutti a canale grazie al piano opportunamente inclinato del catino, accostano superfici verticali e orizzontali in una rigorosa struttura architettonica, integrabile con la barra portasciugamani o il vano di contenimento. Oggetti astratti che per contrasto esaltano, come la vasca, lo splendore quasi barocco del marmo.
Una purezza formale che esalta la naturale bellezza del marmo e che torna, in altro modo, nella nuova versione freestanding di Ell formulata da Benedini Associati, Andrés Jost e Diego Cisi. Un gesto architettonico forte che procede per sottrazione. Se il lavabo si allontana dalla parete, la composizione si semplifica secondo una logica evolutiva intrinseca. Il punto d'arrivo è la colonna più il piano, nient'altro.
Per il 2022 Ell affila le sue geometrie rigorose con l’introduzione della versione in acciaio. Il nuovo lavabo è realizzato in inox scatolato AISI 304 da 1mm e conserva tutti i principali parametri dimensionali della versione in Corian. Il nuovo materiale, nella finitura in acciaio naturale spazzolato trasforma Ell in un segno ancora più preciso e grafico rendendolo contemporaneamente un oggetto effimero che si dissolve nei riflessi dell’ambiente che lo circonda.
Proprio per valorizzare lavabi e vasche, concepiti come sculture architettoniche che hanno necessità di spazio attorno, Alessandro Andreucci progetta il sistema Voilà. Contenitori integrati con specchi ruotabili dove riporre tutto quello che occorre, nascondendolo alla vista e ottenendo una serie di scenografici elementi a colonna per pareti attrezzate con discrezione.
Con gli sgabelli Vis-à-vis e le panche day-bed Rendez-vous di Marco Carini i toni diventano ludici e ironici. Una leggerezza che si avverte nella scelta dei materiali e nella modularità molto libera. Sgabelli e panche sono studiati per comporre paesaggi e microarchitetture sempre diversi. Con entrambe le collezioni Agape sperimenta per la prima volta il sughero, proveniente da economia circolare, e approfondisce l'apporto umano al design attraverso un'artigianalità evoluta e intelligente.
Vis-à-vis è uno sgabello leggero e maneggevole, interamente in sughero naturale o tostato. Un elemento utilizzabile a piacere anche come tavolino da appoggio. Eliminando uno spicchio dal corpo a cilindro si crea una curva che ha lo stesso raggio della base.
In questo modo si può accostare ogni elemento all’altro all’infinito. La stessa curva permette a due persone di sedersi su due sgabelli e starecomodamente l’una di fronte all’altra. Anche lo sgabello Vis-à-vis è pensato per funzionare a contatto con l’acqua per una gamma di utilizzi estremamente ampia.
Rendez-vous, cinque panche daybed in tre diverse altezze, da utilizzare singolarmente o sovrapporre per creare composizioni dove sedersi, conversare, distendersi.
Il piano d’appoggio prende forma da fettucce di sughero, intrecciate a mano. I sostegni e la struttura sono in tubolare di alluminio riciclato verniciato in una calda tonalità rosso mattone.
Pensate per funzionare a contatto con l’acqua, le panchette possono trovare collocazione sia in un ambiente domestico che nell’hôtellerie, anche al di fuori dell’ambiente bagno, e nell’outdoor, lasciando nuovo spazio all’immaginazione.
Variazioni date dall'esecuzione artigianale che affiorano anche in Cenote, collezione di lavabi progettata da Patricia Urquiola che unisce la composizione architettonica del catino circolare e della base estremamente lineare, a un'intensa presenza materica. La lavorazione manuale fa di ogni pezzo un oggetto unico, secondo un approccio artigianale profondamente affine alla visione di Agape, che dà alla personalizzazione di tutte le sue collezioni un ruolo centrale. Per fare della stanza da bagno un'architettura dei sensi da costruire attorno ai propri desideri e necessità individuali.
Novità anche nell’ampliamento della collezione Sen di Gwenael Nicolas, l’iconica famiglia di prodotti di Agape che dal 2008 ha radicalmente cambiato il modo di pensare alla rubinetteria e agli accessori. Un dialogo intimo, evocato e senza tempo in grado di coniugare in una inedita forma espressiva, grande libertà compositiva ed elegante essenzialità delle forme. Milano vede il debutto del soffione doccia orientabile da parete e del gruppo miscelatore termostatico a due vie con doccetta, entrambi disponibili, come il resto della serie, anche nella nuova finitura bianca opaca.
Debutta la nuova applique orientabile dalle dimensioni modulari al resto della serie Sen. La fonte luminosa è a LED, rigorosamente a 3.000K come per il resto della gamma Agape, ed è alimentata a 220V e quindi non necessita dell’installazione di trasformatori. La lampada Sen è disponibile in tutte le finiture a catalogo della serie.
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