hospitality. A pochi passi dal Teatro alla Scala, dietro l’austera facciata in granito grigio di un edificio razionalista, si trova uno dei più recenti gioielli dell’ospitalità milanese: Casa Brera, a Luxury Collection Hotel, reinterpretato dalla visione di Patricia Urquiola. Gestito da Marriott International e affacciato su Piazzetta Bossi, l’hotel nasce da un attento progetto di conservazione volto a preservare lo spirito architettonico originario dell’edificio progettato da Pietro Lingeri negli anni Cinquanta.
All’interno, l’eleganza contemporanea del design di Urquiola dialoga armoniosamente con le radici razionaliste del palazzo. Materiali come il marmo Fior di Pesco, il legno caldo e il vetro stampato definiscono spazi ricercati, pensati per evocare un’autentica atmosfera milanese. Ogni ambiente è progettato con cura sartoriale, mantenendo un equilibrio tra memoria storica e comfort contemporaneo.
Tra gli spazi più intimi e affascinanti si distinguono i bagni, dove la vasca Lariana — progettata dalla stessa Urquiola per Agape — diventa protagonista. Le sue linee scultoree e la presenza morbida ma architettonica rispecchiano la dualità di Casa Brera: moderna e rispettosa della tradizione, audace e accogliente. I dettagli — dai marmi italiani alle superfici fluide e avvolgenti della vasca — invitano gli ospiti a concedersi un momento di pausa e a immergersi in un personale paesaggio onirico milanese, in cui design, arte e architettura si incontrano.
Con le sue 101 camere, 15 suite — alcune dotate di terrazze panoramiche — e spazi come rooftop con piscina, lounge e ristoranti, Casa Brera offre un’esperienza completa che celebra la cultura del progetto e l’ospitalità contemporanea, nel cuore più creativo e storico della città.
Patricia Urquiola
Patricia Urquiola nasce ad Oviedo (Spagna) nel 1961. Vive e lavora a Milano. Frequenta la Facoltà di Architettura al Politecnico di Madrid e poi al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1989 con relatore Achille Castiglioni. Dal 1990 al 1992 è assistente ai corsi tenuti da Achille Castiglioni e Eugenio Bettinelli, a Milano e Parigi.
Richiedi informazioni
Questa funzionalità è riservata agli utenti registrati, fate log-in o registratevi qui sotto
